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Ghostbusters 2 - Acchiappafantasmi (1989)


Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II (Ghostbusters II) è un film del 1989 diretto da Ivan Reitman, seguito di Ghostbusters - Acchiappafantasmi, campione d'incassi del 1984.

In Italia è uscito al cinema giovedì 7 dicembre 1989 distribuito dalla Columbia Tri-Star Films Italia.

Per l'home video il film è stato distribuito, semplicemente, col titolo Ghostbusters II.

GENERE: AZIONE/FANTASCIENZA/COMMEDIA/FANTASTICO | ANNO: 1989 | DURATA 108' MIN.

(Trama)

New York. Sono passati 5 anni da quando gli Acchiappafantasmi hanno liberato la città dal semidio sumero Gozer, e da allora non ci sono state più tracce di fenomeni paranormali. I componenti del team hanno smesso di catturare spiriti e non lavorano più insieme: Peter Venkman conduce Mondo Medianico, una trasmissione televisiva sul paranormale; Egon Spengler è diventato ricercatore presso The Institute for Advanced Theoretical Research; Ray Stantz ha aperto l'Occultoteca, un negozio specializzato nell'occulto, e insieme a Winston Zeddemore arrotonda andando ad animare delle feste per bambini.


Dana Barrett, la vecchia fiamma di Peter, si è sposata e ha avuto un figlio, il piccolo Oscar, con un musicista, e lo sta crescendo da sola poiché ha divorziato dal marito quando quest'ultimo è andato via per suonare in un'orchestra a Londra. Un giorno, mentre cammina sul marciapiede con Oscar nella carrozzina, le ruote passano sopra a una chiazza di una strana melma rosa. Mentre Dana parla con il portiere del palazzo, la carrozzina si muove da sola sul marciapiede, per poi uscire sulla strada, nel bel mezzo del traffico cittadino, evitando i mezzi in transito come se li vedesse e fermandosi poi davanti a un autobus nei pressi di un tombino. Preoccupata, Dana decide di contattare solo Egon e Ray, non volendo incontrare Peter. Venkman però scopre la cosa, unendosi alle indagini, e i tre ipotizzano un qualche collegamento con le fogne coincidenti con quel tombino. Si travestono, quindi, da operai e iniziano uno scavo; calandosi nel sottosuolo, Ray trova un fiume di melma rosa, di cui preleva un campione. Mentre viene tirato su, però, provoca la rottura di una tubazione, che causa un black out che paralizza la città. Gli Acchiappafantasmi vengono così arrestati e processati.

Quando sembrano oramai a un passo dalla condanna, un reperto esibito dall'accusa, il barattolo contenente il campione di melma, inizia a ribollire a ogni rabbiosa parola del giudice Wexler, uomo che non crede assolutamente al paranormale, fino a esplodere, facendo comparire gli spiriti dei fratelli Scoleri, due assassini morti dopo essere stati condannati alla sedia elettrica dallo stesso Wexler. Essendo stati giustiziati in quel modo, hanno acquisito delle capacità elettriche come fantasmi, facendo esplodere gli oggetti con cui vengono in contatto. I tre Acchiappafantasmi recuperano i loro zaini protonici e catturano gli esseri. Grazie a questo, il giudice li assolve dalle accuse; a seguito di una nuova ondata di invasioni di spiriti, il quartetto di Acchiappafantasmi si riunisce e ricomincia i suoi affari con successo.


Un giorno, mentre Dana sta per fare il bagno a Oscar nella vasca del suo appartamento, dal rubinetto inizia a scorrere melma rosa, che prende la forma di una massa gelatinosa che cerca di afferrare il piccolo. I due scappano, rifugiandosi da Peter. Continuando le ricerche, i quattro Acchiappafantasmi conoscono il capo di Dana, l'olandese Janosz Poha, e si interessano a un inquietante dipinto raffigurante Vigo von Homburg Deutschendorf, un tiranno carpatico del XVI secolo. Sviluppando e analizzando le foto scattate a quel quadro, Ray riconosce lo stesso fiume di melma visto nelle fogne; in quel momento, la porta della camera oscura si blocca e all'interno scoppia un incendio, costringendo Winston a intervenire sfondando la porta e spegnendo le fiamme con un estintore per salvare Ray ed Egon. Mentre Peter va a cena con Dana, gli altri tre decidono di andare in fondo alla faccenda e vanno a indagare nelle fogne, dove prima finiscono investiti da un treno fantasma deragliato nel 1920 e poi, dopo orribili visioni, cadono tutti e tre nel fiume di melma, dal quale riemergono davanti al museo dove si trova il quadro di Vigo il Carpatico. I tre alla fine comprendono che la melma catalizza la rabbia e tutto ciò che è malvagio. Ancora ricoperti di melma, raggiungono Peter e Dana al ristorante per comunicare loro la scoperta, ma finiscono arrestati.


Quella sera, Dana raggiunge Louis e Janine, che stanno badando a Oscar a casa di Peter; qui il bambino esce dalla finestra e viene rapito da un fantasma con le sembianze di Janosz. Dana intuisce che il piccolo è stato portato al museo e corre a liberarlo. Nel museo trova Janosz, ormai plagiato dal fantasma di Vigo, che le chiede di diventare sua compagna dicendole che potrebbe diventare la madre di un dio, mentre il tiranno è pronto a reincarnarsi nel neonato alla mezzanotte del nuovo anno. Intanto la città è preda di fantasmi e fenomeni paranormali (come, per esempio, l'approdo della versione spettrale del Titanic al porto, con i fantasmi dei passeggeri morti nel naufragio) e il museo viene circondato da uno strato di melma impenetrabile uscita dalle fogne. Il sindaco Lenny licenzia il suo collaboratore Hardemayer, che aveva fatto arrestare i quattro Acchiappafantasmi facendoli internare in un ospedale psichiatrico, e, dopo averli liberati, li manda a salvare la città. Arrivati di fronte al museo, i quattro tentano di scalfire la melma con i raggi dei loro zaini protonici, senza riuscirci.


I quattro alla fine capiscono che l'unico modo possibile per sfondare la barriera di melma e neutralizzare Vigo è sfruttare i buoni sentimenti della popolazione, e che per ottenere tutto il buonumore possibile dagli abitanti di una città caotica e violenta come New York è necessario utilizzare un simbolo amato da tutti: consapevoli del fatto che la melma è sensibile a tutte le emozioni, quindi anche a quelle positive, si muniscono di zaini spara-melma e la usano per ricoprire e animare la Statua della Libertà, con la quale raggiungono il centro della città dal mare e riescono a fare irruzione nel museo dal tetto. Dopo aver neutralizzato Janosz inondandolo di melma, liberano Oscar e tentano di sparare con gli zaini protonici a Vigo, il quale però li immobilizza e riesce a riprendersi il bambino. Proprio quando Vigo sta per reincarnarsi, la folla fuori dal museo inizia a cantare la canzone Auld Lang Syne, che lo indebolisce, costringendolo quindi a ritornare nel quadro. Qui, Vigo si trasforma in una creatura demoniaca che attrae Ray e lo possiede. Alla fine, i tre capiscono che l'unico modo per colpire Vigo è puntare al dipinto che lo ospita e lo inondano con una combinazione di raggi protonici e melma. Louis, che nel frattempo si è impossessato di una divisa e un equipaggiamento da Acchiappafantasmi, raggiunge il museo con un autobus guidato dal fantasma Slimer e inizia a colpire la barriera di melma all'esterno. Questa combinazione distrugge Vigo e la tela, che rivela adesso un nuovo dipinto: i quattro eroi in versione rinascimentale, in posa insieme al piccolo Oscar. I cinque Acchiappafantasmi, uscendo dal museo, vengono acclamati dalla folla.

(Trailer)


[Visto il meritato successo del primo film, il sequel era inevitabile. L'inizio, che vede gli acchiappafantasmi impegnati in altri lavori (Spengler che conduce strani esperimenti di ricerca, Venkman conduttore di un talk show...) è decisamente divertente. Anche quando la squadra torna insieme le risate non mancano. Purtroppo, nonostante il cast sia ai livelli del capostipite, le idee latitano e la seconda parte delude le aspettative. Sgradevole il finale dolciastro e decisamente troppo americano.

MEMORABILE: Il processo; Spengler che sottopone una coppia a una serie di esperimenti con la scusa della consulenza matrimoniale.]




















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