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sabato 22 settembre 2018

👉 Le case stregate Libro scritto da Profondo Rosso - (7 Novembre 2018)

 Le Case stregate. racconti horror per non dormire Libro di Profondo Rosso Store


CURATORE: SERGIO BISSOLI & LUIGI COZZI | ANNO: 2018 | lingua: italiana | pagine: 296 | CASA EDITRICE: PROFONDO ROSSO STORE

LE CASE STREGATE
Racconti horror per non dormire
antologia a cura di Sergio Bissoli e Luigi Cozzi
con racconti del brivido di Poe, Lovecraft, Stoker, Wells, Brennan, Blackwood, Finney e vari altri.

"Un'antologia che comprende i più terrificanti racconti scritti sul tema delle case infestate da spettri, zombi e mostri vari...

Prezzo: € 23,66

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Umberto Lenzi

Umberto Lenzi (Massa Marittima, 6 agosto 1931 – Roma, 19 ottobre 2017) è stato un regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Tra i maggiori esponenti del poliziottesco, ha infatti diretto titoli divenuti dei film di culto del genere, come Milano odia: la polizia non può sparare, Roma a mano armata e Napoli violenta. Si è firmato talora Hank Milestone, Bob Collins, Humphrey Humbert ed Harry Kirkpatrick.

Si è sempre dichiarato anarchico. Tra i suoi maestri, il regista ha sempre messo al primo posto Raoul Walsh e Samuel Fuller. Nel 2008 ha esordito come scrittore di noir.

(BIOGRAFIA)

Formazione

Umberto Lenzi nasce a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, il 6 agosto 1931. Lenzi si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1956. Il suo saggio di diploma è un cortometraggio intitolato I ragazzi di Trastevere, una storia pasoliniana su un gruppo di ragazzi del popolare quartiere romano.

In seguito Lenzi collabora con riviste cinematografiche come Bianco e Nero, prima di esordire come aiuto regista in film come Il terrore dei mari.

Prime opere

Firma la sua prima regia cinematografica nel 1961 (esclusa la parentesi di un film girato in Grecia nel 1958 che però non trova distribuzione), il film di cappa e spada Le avventure di Mary Read. In seguito si dedica alla rilettura dei classici salgariani, firmando tra gli altri: Sandokan, la tigre di Mompracem (1963) interpretato da Steve Reeves e I pirati della Malesia (1964) in cui, durante le riprese, viene sorpreso dallo scoppio della guerra civile che porta al distacco di Singapore dalla Malaysia. Seguendo l'onda delle nuove tendenze cinematografiche, sfrutta di volta in volta il fenomeno filmico del momento. Ed è sull'onda del successo della serie di James Bond 007, che in due anni gira ben quattro film di spionaggio, tra cui A 008, operazione Sterminio (1965) e Superseven chiama Cairo (1965). Nel 1968 mette in scena una sceneggiatura del giovane Dario Argento avvalendosi di una produzione Titanus decisamente ricca; il titolo è La legione dei dannati, una sorta di rilettura de I cannoni di Navarone (1961). Rimane sul genere bellico - uno dei suoi preferiti - anche col film Attentato ai tre grandi e nel 1978 gira negli Stati Uniti il film Il grande attacco, interpretato da attori come Henry Fonda, Helmut Berger e John Huston. Nel 1979 con lo pseudonimo di Hank Milestone, gira Contro quattro bandiere, una coproduzione italo-franco-spagnola con George Peppard e Horst Buchholz.

I gialli

Lenzi in seguito si specializza nel giallo all'italiana, inventando un sotto-genere, quello del "giallo erotico italiano", che in seguito egli stesso definirà "thriller dei quartieri alti", firmando la trilogia composta da: Orgasmo (1969), uno dei film più venduti negli Stati Uniti in quel periodo[1], Così dolce... così perversa (1969) e Paranoia (1970), tutti interpretati dall'ex stella hollywoodiana Carroll Baker. In tutti questi combina erotismo, psicologia e intrighi del mondo della nobiltà.

Nei primi anni settanta, dopo la rilettura del thriller argentiano da parte di vari cineasti, anche Lenzi decide di inserirsi nel filone con ben cinque film: Un posto ideale per uccidere (1971), Sette orchidee macchiate di rosso (1972), Il coltello di ghiaccio (1972), Spasmo (1974) e Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975). Tutti seguono più o meno fedelmente il modulo argentiano, a differenza di Spasmo, il quale predilige calcare terreni più introspettivi e psicologici.

Nel frattempo, si cimenta in un genere inedito, il "cannibalico", da lui inventato col film Il paese del sesso selvaggio (1972).

Il successo dei polizieschi

Conseguentemente alla nascita del genere cinematografico italiano denominato come "poliziottesco" col film La polizia ringrazia (1972) di Steno, Lenzi trova finalmente il suo terreno più fertile, risultando il più prolifico cineasta di questo genere e firmando alcune tra le più apprezzate - più dal pubblico che dalla critica - opere del decennio; tra queste vanno sicuramente citate: Milano odia: la polizia non può sparare (1974), un film violento e atipico incentrato sull'ascesa criminale di un viscido delinquentello interpretato da un Tomas Milian in stato di grazia e altri due polizieschi molto violenti: Roma a mano armata (1976), con la coppia Milian e Maurizio Merli e Napoli violenta (1976), quest'ultimo capace d'un incasso record di 60 milioni di lire solo nel primo weekend di programmazione, con protagonista ancora Merli il quale, non controfigurato, si prodiga, tra l'altro, in un lungo e spettacolare inseguimento sopra la funicolare del rione di Montesanto (Napoli).

In particolare, con l'attore cubano Milian, Lenzi crea un duraturo e fruttifero sodalizio che contribuisce alla riuscita di molte pellicole, fra cui Il giustiziere sfida la città. Insieme con Milian, inoltre, il regista inventa anche il personaggio de Er Monnezza, simpatico e furbo ladruncolo borgataro, che appare in Il trucido e lo sbirro e La banda del gobbo, fino al piccolo tradimento che Milian fa nei confronti di Lenzi, interpretando sempre Er Monnezza nel film di Stelvio Massi, La banda del trucido. In seguito a questo avvenimento, i rapporti tra i due artisti si incrina, producendo di fatto la scissione del loro sodalizio cinematografico.

Lenzi contribuisce anche al grande successo di Maurizio Merli, presenza costante nei suoi polizieschi nel ruolo del commissario tutto d'un pezzo, in film come Napoli violenta e Il cinico, l'infame, il violento.

I polizieschi di Lenzi sono molto duri e violenti, ma non manca mai l'ironia mordace tipica di questo regista.

Gli horror e cannibalici

Giunto ai primi anni ottanta, il regista decide di seguire le orme dei più noti cineasti italiani di genere come Lucio Fulci e Dario Argento, cercando il successo nel genere horror. Il primo titolo è Incubo sulla città contaminata (1980), film in particolar modo venerato da Quentin Tarantino, in cui degli uomini contaminati da radiazioni si trasformano in una sorta di cannibali assassini quasi indistruttibili - «Non sono zombi!» ha tenuto più volte a sottolineare Lenzi. È un film che, chiaramente ispirato a Zombi di Romero, possiede una sua originalità, più volte citata in opere future dedicate all'argomento.

Nell'anno successivo, sulla scia di Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato, dirige Mangiati vivi!, film dedicato ai cannibali che riscuote un discreto successo all'estero e che lo spinge a realizzare Cannibal Ferox (1981), pellicola di punta della sua "trilogia cannibalica", che però ottiene bassi incassi (400.000 dollari nella prima settimana a New York), il quale però diventa anche uno dei film più censurati al mondo a causa di alcune scene di violenza reale perpetrata su animali esotici; nel corso di un'intervista concessa all'emittente televisiva romana T9, Lenzi fa due importanti considerazioni riguardo alla realizzazione di Cannibal Ferox (1981). La prima: "È un film che io ho sempre disprezzato perché l'ho fatto per motivi alimentari; ero stato un anno fermo, cosa rarissima nella mia carriera (...) ed ero rimasto disoccupato".

A fine del decennio torna al genere thriller/horror con Nightmare Beach (1988) una produzione minore girata negli Stati Uniti, gemella di un'altra pellicola scritta e co-diretta insieme con Vittorio Rambaldi, Rage, furia primitiva (1988). Successivamente dirige altri film horror tra cui La casa 3 - Ghosthouse (1988), seguito apocrifo della serie de La casa di Sam Raimi, prodotto da Joe D'Amato e sempre girato negli Stati Uniti, Paura nel buio (1989) e il film a basso costo Le porte dell'inferno (1990), ultimo film dell'attore Giacomo Rossi Stuart. Lo stesso anno viene contattato da ReteItalia che gli commissiona un paio di film TV (altri due vengono richiesti a Lucio Fulci), aventi per soggetto le "case maledette". Il risultato, nonostante il budget ridicolo e un cast non propriamente eccelso a disposizione, è comunque dignitoso. I film sono: La casa del sortilegio (1989) e La casa delle anime erranti (1989) in cui appare nei panni di una giornalista, la presentatrice-ecologista Licia Colò. Questi due film rappresentano anche le sole occasioni in cui il regista abbia lavorato per la TV.

Altre opere

Sempre negli Ottanta, Lenzi firma molte pellicole di vario genere, fra cui la commedia con Donatella Rettore Cicciabomba (1982), un film della serie apocrifa di Pierino (Pierino la peste alla riscossa del 1982 con il comico toscano Giorgio Ariani come protagonista), l'avventura fantastica La guerra del ferro - Ironmaster (1983) scritto sulla falsariga di Conan il barbaro e il bellico I cinque del Condor (1985). Nel secondo lustro degli anni ottanta dirige Un ponte per l'inferno (1986) e Tempi di guerra (1987), due film di guerra girati in Jugoslavia.

Gli ultimi lavori

L'ultima parte della sua carriera è destinata al cinema di esportazione per i mercati minori, con pellicole discrete come Obiettivo poliziotto (1989), Caccia allo scorpione d'oro (1991) e Demoni 3 (1991) noto anche come Black Demons, terzo capitolo non ufficiale della serie horror inaugurata da Lamberto Bava.

Il suo ultimo film è Hornsby e Rodriguez - Sfida criminale (1992), girato in parte negli Stati Uniti e in parte a Santo Domingo. Un'invenzione dei produttori è invece il film Sarajevo, inferno di fuoco, uscito nel 1996 direttamente per l'home video, che combina inserti e scarti di Obiettivo poliziotto e di Un ponte per l'inferno al fine di sfruttare l'evento mediatico della guerra nei Balcani.

Ritiratosi dal mondo dello spettacolo assieme alla moglie Olga Pehar, segretaria di produzione e attrice di alcuni suoi film, decide di pubblicare alcuni romanzi gialli, ottenendo un buon successo; successivamente ha collaborato con la rivista cinematografica italiana Nocturno, dove ha tenuto una sua rubrica.

Nel 2016 esce la prima biografia, che parla della vita politica, sociale e professionale di Umberto Lenzi, un libro che ripercorre il vissuto del regista, da quando, negli anni cinquanta, si affacciava al mondo culturale, fondando e gestendo il circolo cinematografico della sua città, dove riuscì a portare autori eccellenti come: Vasco Pratolini, Pietro Germi, Federico Rossellini, che scelsero Massa Marittima, anche per proiettare le loro prime, tra le quali citiamo Il ferroviere. Nella sua esperienza culturale giovanile, Lenzi incontrò Carlo Cassola e Luciano Bianciardi, coi quali collaborò alla fondazione di altri circoli cinematografici, fu partecipe alla scrittura di saggi e soprattutto alla protesta a seguito della strage mineraria di Ribolla. Poi la partenza verso Roma, per il Centro Sperimentale di Cinematografia, che nonostante le difficoltà ha fatto la fortuna professionale di Umberto Lenzi. Tutto questo nel libro Una vita per il cinema. L'avventurosa storia di Umberto Lenzi regista di Silvia Trovato e Tiziano Arrigoni.

Ricoverato all'ospedale Grassi di Ostia a Roma, è morto il 19 ottobre 2017 all'eta di 86 anni.

Lenzi scrittore

Umberto Lenzi ha ideato la figura letteraria di Bruno Astolfi, detective privato antifascista che si muove nel mondo del cinema dei telefoni bianchi per risolvere intricati delitti[4]. Nei romanzi di Lenzi si respira l'aria greve dei primi anni quaranta, segnati dalle pesanti tragedie belliche, mentre sullo sfondo il mestiere e la conoscenza del patinato mondo del cinema dell'autore riecheggia nelle puntuali ricostruzioni di set storici e nelle efficaci descrizioni di registi, attori e comparse.

Il personaggio è il protagonista di Delitti a Cinecittà (2008), Terrore ad Harlem (2009), ambientato sul set di Harlem di Carmine Gallone (1943), Morte al Cinevillaggio, ambientato a Venezia nella città del cinema voluta dalla Repubblica di Salò[5] e Il Clan dei Miserabili (2014), ambientato appunto sul set de I miserabili di Riccardo Freda (1948).

Negli anni che vanno dal 1942 al 1945 sono collocati i romanzi che compongono la quadrilogia Roma assassina edita in maniera sperimentale in formato digitale nella collana "Rizzoli First". Ne fanno parte: Roma assassina, Carte in regola, La guerra non è finita e Spiaggia a mano armata (2012). Quest'ultimo è stato dato alle stampe anche nel più tradizionale formato cartaceo. Nel 2015 ha pubblicato Cuore criminale per Golem edizioni, un romanzo ambientato negli stabilimenti di Cinecittà appena ristrutturati dopo le vicende belliche. La trama si svolge durante le riprese del film Cuore di Duilio Coletti (1948), tratto dall'omonimo libro di Edmondo De Amicis.

Filmografia:

Regista

Mia Italida stin Ellada (1958)

Le avventure di Mary Read (1961)

Duello nella Sila (1962)

Il trionfo di Robin Hood (1962)

Caterina di Russia (1963)

L'invincibile cavaliere mascherato (1963)

Zorro contro Maciste (1963)

Sandokan, la tigre di Mompracem (1963)

Sandok, il Maciste della giungla (1964)

L'ultimo gladiatore (1964)

I pirati della Malesia (1964)

I tre sergenti del Bengala (1964)

La montagna di luce (1965)

A 008, operazione Sterminio (1965)

Superseven chiama Cairo (1965)

Le spie amano i fiori (1966)

Un milione di dollari per 7 assassini (1966)

Kriminal (1966)

Attentato ai tre grandi (1967)

Tutto per tutto (1968)

Una pistola per cento bare (1968)

Orgasmo (1969)

La legione dei dannati (1969)

Così dolce... così perversa (1969)

Paranoia (1970)

Un posto ideale per uccidere (1971)

Sette orchidee macchiate di rosso (1972)

Il paese del sesso selvaggio (1972)

Il coltello di ghiaccio (1972)

Milano rovente (1973)

Spasmo (1974)

Milano odia: la polizia non può sparare (1974)

Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975)

L'uomo della strada fa giustizia (1975)

Il giustiziere sfida la città (1975)

Roma a mano armata (1976)

Napoli violenta (1976)

Il trucido e lo sbirro (1976)

Il cinico, l'infame, il violento (1977)

Il grande attacco (1978)

La banda del gobbo (1978)

Contro 4 bandiere (1979)

Da Corleone a Brooklyn (1979)

Scusi, lei è normale? (1979)

Mangiati vivi! (1980)

Incubo sulla città contaminata (1980)

Cannibal Ferox (1981)

Pierino la peste alla riscossa (1982)

Incontro nell'ultimo paradiso (1982)

Cicciabomba (1982)

La guerra del ferro - Ironmaster (1983)

Squadra selvaggia (1985)

Un ponte per l'inferno (1986)

Tempi di guerra (1987)

La casa 3 - Ghosthouse (1988)

Paura nel buio (1989)

Le porte dell'inferno (1989)

La casa del sortilegio (1989) - film TV

La casa delle anime erranti (1989) - film TV

Nightmare Beach - La spiaggia del terrore (1989)

Obiettivo poliziotto (1990)

Demoni 3 (1991)

Detective Malone (1991)

Caccia allo scorpione d'oro (1991)

Hornsby e Rodriguez - Sfida criminale (1992)










martedì 18 settembre 2018

Blob - Fluido mortale (film 1958) - Trailer

 Blob - Fluido mortale (1958)

GENERE: HORROR/FANTASCIENZA | ANNO: 1958 | DURATA: 86' MIN.

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sabato 15 settembre 2018

Il coltello di ghiaccio di Umberto Lenzi (film 1972) - Trailer

(TRAILER)




(SINTESI)

Jenny, diva della canzone, va a trovare in Spagna una sfortunata cugina, Marta, muta a causa di un incidente ferroviario. Al ritorno dalla stazione, le ragazze trovano nella casa di Marta due assassinati. Seguono scene terrorizzanti.






Il coltello di ghiaccio (1972)

Il coltello di ghiaccio è un film giallo del 1972 diretto da Umberto Lenzi.

(TRAMA)

La famosa cantante Jenny Ascot va in visita dalla cugina Martha Caldwell, da tempo muta a seguito di uno shock subito dopo un incidente ferroviario nel quale morirono entrambi i genitori. Martha appare entusiasta nel rivedere la cugina ma, durante il viaggio verso casa, entrambe scorgono lo sguardo di un uomo dallo specchietto della macchina. Casa Caldwell è immersa nelle nebbie dei Pirenei, ed il clima triste lascia Jenny alquanto scossa. Durante la notte Jenny viene attratta da un grosso rumore proveniente dal garage della villa. Scesa nel deposito auto, viene assassinata da una figura ignota.

La polizia è convinta si tratti di opera di un maniaco e si mette sulle tracce dell'uomo che, qualche sera prima, spiò Jenny e Martha. Dopo pochi giorni, anche la governante di casa Caldwell, la signora Pretòn, viene rinvenuta uccisa da un maniaco. Braccato dalla polizia, l'uomo che spiava Jenny e Martha viene arrestato. Pochi giorni prima anche la fidanzata di quest'ultimo era stata rinvenuta morta, lungo un fiume. Il caso sembra chiuso ma, qualche settimana dopo, la piccola Christine, amica di casa Caldwell, viene ritrovata strangolata. La polizia, dunque, riapre le indagini e scopre che la fidanzata del vagabondo era morta per overdose e non per mano del ragazzo arrestato. Solo alla fine si scopre che l'assassina è proprio Martha: aveva ucciso la cugina perché invidiosa della sua bella voce poi, per avvalorare la tesi del maniaco, aveva assassinato la signora Pretòn. La piccola Christine era stata uccisa perché, sebbene in modo assai ingenuo, aveva scoperto elementi che potevano incriminare Martha. Vistasi scoperta, colta da forte emozione, Martha ritrova la voce, gridando e parlando ad alta voce ma, nonostante questo aspetto positivo, ora è più sola che mai e viene tratta in arresto dalla polizia spagnola.

(TRAILER)



(Un Lenzi suggestivo, che invece di ricorrere alle (spesso facili) sequenze d'effetto, imposta la vicenda sul piano psicologico (come poi farà con Spasmo) utilizzando l'ottima performance di Carroll Baker, attrice feticcio del regista sin dalla fase dei sexy-thriller (Orgasmo, Paranoia, Così dolce... così perversa). Buona la sceneggiatura, avvalorata da raffinati dialoghi. Il giallo è un meccanismo contorto, come suggerisce un finale davvero inatteso e che sembra collegare questo film alla Lucertola con la pelle di donna. Intrigante.)

GENERE: (Giallo-Thriller)





venerdì 14 settembre 2018

La Cosa di un altro mondo (film 1951) - Trailer

 La Cosa di un altro mondo (1951)

GENERE: HORROR/FANTASCIENZA | ANNO: 1951 | DURATA: 87' MIN.

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martedì 11 settembre 2018

Lamberto Bava

Lamberto Bava (Roma, 3 aprile 1944) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e produttore televisivo italiano.

(BIOGRAFIA)

Da generazioni la sua famiglia viveva nell'ambiente del cinema e in special modo nella regia: il nonno, Eugenio Bava (1886 - 1966), fu operatore e direttore della fotografia mentre il padre, Mario Bava (1914 - 1980) è stato uno dei registi cardine del cinema dell'orrore italiano e ha largamente influenzato l'evoluzione del genere all'estero.

Gli inizi di Lamberto furono nell'assistere il padre nel 1965. Durante le riprese del film Schock del 1977 il padre, che non era in buona salute, gli permise di dirigere alcune scene. Il lavoro congiunto continuò nel 1978 con La Venere d'Ille, un film per la televisione facente parte della serie I giochi del diavolo.

Nel 1979 ci fu la svolta che permise al figlio di lavorare da solo nel film Macabro, la cui programmazione nelle sale italiane avvenne due mesi prima della morte del padre.

Il 1980 fu l'inizio della collaborazione nei film di Dario Argento, che confluì nella realizzazione di Dèmoni e Dèmoni 2 - L'incubo ritorna. Sempre per lo stesso regista, fece da assistente regista nel film Tenebre. Nel 1983 dirige il thriller La casa con la scala nel buio prodotto da Luciano Martino e interpretato da un giovane Andrea Occhipinti.

Del 1984 sono invece il film d'azione Blastfighter e l'horror fantascientifico Shark: Rosso nell'oceano, quest'ultimo su soggetto di Luigi Cozzi; in entrambi si firma con lo pseudonimo di John Old Jr. Nel 1986 realizza il film Morirai a mezzanotte, prodotto da Reteitalia, inizialmente pensato per la televisione poi distribuito nei Cinema. L'anno successivo, nel 1987, dirige il thriller Le foto di Gioia che, interpretato da Serena Grandi, riscuote un buon successo di pubblico.

Dal 1987 si dedicò all'horror televisivo dirigendo due miniserie TV. La prima datata 1988, dal titolo Brivido Giallo, comprendeva quattro capitoli: A cena col vampiro, Una notte al cimitero, Per sempre e La casa dell'orco. A questa fece seguito una seconda, chiamata Alta Tensione, composta da altre quattro produzioni: Il maestro del terrore, Il gioko, L'uomo che non voleva morire (tratto da un racconto di Giorgio Scerbanenco) e Testimone oculare, quest'ultimo conosciuto anche come Protezione a vista.

Sempre in questo periodo dirige i primi sei episodi della serie televisiva Turno di notte, ideata e supervisionata personalmente da Dario Argento per il programma televisivo Giallo di Enzo Tortora.

Del 1989 è invece il remake La maschera del demonio, un omaggio all'omonimo film del padre, realizzato per una coproduzione televisiva internazionale chiamata Sabbath, composta da sei film, che finì per essere distribuito anche nei cinema all'estero.

Nel 1992 dirige il film Body Puzzle interpretato da Joanna Pacula e Tomas Arana, conosciuto e distribuito anche con il titolo Misteria.

In seguito ha curato anche la rubrica "I nocturniani" del mensile Nocturno Cinema.

Ha diretto e prodotto inoltre la serie fantasy Fantaghirò, composta da cinque film televisivi più un film di montaggio che riunisce i primi tre capitoli della storia (distribuiti anche come singoli film): La meravigliosa storia di Fantaghirò del 1995.

Altre miniserie televisive fantasy di successo realizzate da Lamberto Bava sono: Desideria e l'anello del drago (1995), Sorellina e il principe del sogno (1996) e La principessa e il povero (1997), nelle quali recitano volti noti del piccolo schermo come Anna Falchi, Raz Degan, Lorenzo Crespi e Valeria Marini insieme ad attori veterani come Franco Nero, Christopher Lee e Max von Sydow.

Nel 1999 realizza la miniserie d'avventura Caraibi, interpretata da Mario Adorf e Remo Girone; mentre nel 2000 realizza la miniserie poliziesca L'impero con Claudio Amendola e Claudia Koll.

Nel 2006 torna dietro la macchina da presa realizzando due film: Ghost Son interpretato da John Hannah, Pete Postlethwaite, Laura Harring e The Torturer che, destinato al mercato del direct-to-video, esce direttamente in dvd.

Nel 2010 è ritornato in TV sulle reti Mediaset, dirigendo tre film che fanno parte del ciclo Sei passi nel giallo. Il primo episodio, Vite in ostaggio, viene presentato nel luglio 2010 al Romafictionfest.

Nel 2014 ha esordito come scrittore pubblicando il romanzo horror Solo per noi vampiri. Nel 2018 torna alla regia col film Twins interpretato dall'attore Gérard Depardieu.

(FILMOGRAFIA)

Regista Cinema

Schock, co-regia con Mario Bava (1977)

Macabro (1980)

La casa con la scala nel buio (1983)

Blastfighter (1984)

Shark: Rosso nell'oceano (1984)

Dèmoni (1985)

Dèmoni 2... L'incubo ritorna (1986)

Morirai a mezzanotte (1986)

Le foto di Gioia (1987)

Body Puzzle (Misteria) (1992)

The Torturer (2006)

Ghost Son (2006)

Twins (2018)






lunedì 10 settembre 2018

Gli Orrori del liceo femminile (1969) - Trailer

 Gli Orrori del liceo femminile (1969)

GENERE: HORROR/THRILLER | ANNO: 1969 | DURATA: 98' MIN.










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domenica 9 settembre 2018

La Casa con la Scala nel Buio di Lamberto Bava (film 1983) - Trailer

(TRAILER)



(TRAMA)

Un compositore di musiche da film, Bruno, ritiratosi in una villa isolata per scrivere una colonna sonora, s'imbatte in una serie di misteriosi delitti. Scopre che essi sono collegati al film e che il colpevole è un travestito, il quale rimane ucciso dal suo stesso coltello mentre tenta di colpire Bruno.





La Casa con la Scala nel Buio (film 1983) - Trama Trailer

La casa con la scala nel buio è un thriller italiano del 1983, diretto da Lamberto Bava.

(TRAMA)

Bruno, un compositore di colonne sonore, va ad abitare per alcuni mesi in una villa fuori Roma, per trovare la concentrazione adatta a comporre le musiche per un thriller diretto dalla sua amica Sandra.
Appena entrato nella nuova casa, cominciano una serie di omicidi e di misteriose sparizioni, che sembrano essere legate alla precedente inquilina dell'abitazione. Ben presto Bruno scoprirà che la realtà è molto più complicata di quel che appare, e che la soluzione del mistero è racchiusa proprio nel film su cui sta lavorando.


(TRAILER)



Quella casa con la scala nel buio, memore di infantili ricordi (vissuti sulla pelle dal grande Dardano Sacchetti, qua autore della bella sceneggiatura), sembra rimandare alla contemporanea (1983) ferocia argentiana: il killer che travalica la porta utilizza con perizia armi bianche, perfora le mani, sgozza, sfregia, amputa. Ci sono reminiscenze di Bava Sr. (i bambini, la palla, ovviamente nel buio di uno scantinato), ben amalgamate alle visioni di una mente distorta . Transgenico.

• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: L'omicido della ragazza nel bagno, anticipato da un coltello che le trafigge la mano...•

(GENERE: Thriller)







giovedì 6 settembre 2018

Ghiacciaio di sangue (film 2013)

 


Ghiacciaio di sangue (2013)

Ghiacciaio di sangue è un film del 2013 diretto da Marvin Kren.

La pellicola è nota anche col titolo internazionale The Station e quello alternativo Blood Glacier.

GENERE: HORROR/FANTASCIENZA | ANNO: 2013 | DURATA 98' MIN.


Janek lavora come tecnico in una stazione climatica sulle alpi austriache, dove un gruppo studia il ritiro dei ghiacciai. Mentre attendono la visita del Ministro dell'Ambiente compaiono sulle montagne una strana sostanza rossa e mostruose creature.






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