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Deliria (1987)


Deliria è un film del 1987, diretto da Michele Soavi, prodotto dalla Filmirage di Joe D'Amato. Si tratta dell'opera prima del regista milanese.

In origine il film si doveva intitolare Aquarius. D'Amato, che diresse anche la fotografia del film per tutta la settimana finale delle riprese, rimontò il film per l'edizione italiana, mentre quella per l'estero contiene la versione voluta da Soavi.

Il film uscì negli USA come Bloody Bird e Stagefright.

GENERE: THRILLER/HORROR | ANNO: 1987 | DURATA 90' MIN.

(Trama)

Una compagnia di attori sta provando la messa in scena di uno spettacolo musicale, quando la protagonista Alice si sloga una caviglia. La sua amica Betty la porta a farsi visitare nel luogo più vicino, l'ambulatorio di un manicomio che ospita un pericoloso serial killer. L'assassino approfitta della situazione per fuggire e uccidere Betty con una picconata in bocca. Il regista Peter Collins decide di sfruttare la tragedia per pubblicizzare lo spettacolo e chiude a chiave dentro il teatro i suoi attori principali, nonostante le loro lamentele, ignaro del fatto che il killer sia proprio lì con loro. Questo dà il via a una catena di delitti in cui si mescolano morte e finzione teatrale. Uno dopo l'altro attori e attrezzisti cadono vittime del sadico killer mascherato da gufo, senza più riuscire a trovare le chiavi per uscire e senza l'aiuto dei poliziotti di guardia che, distratti da un improvviso temporale, non si accorgono di nulla. Alice resta l'ultima sopravvissuta e mentre l'assassino mette in posa sul palco i corpi straziati delle vittime, riesce a sorprenderlo e bruciarlo vivo dopo una lotta all'ultimo sangue.

Dopo essere stata soccorsa viene portata via tra i flash dei giornalisti, che vorrebbero intervistarla. Il giorno dopo la ragazza torna a teatro insieme al custode per cercare l'orologio che ha perso e li si rende conto che i giornali parlano del ritrovamento di otto corpi all'interno del teatro anziché nove. L'assassino, vivo e rintanato dietro alle quinte, tenta un ultimo assalto alla ragazza, quando il custode gli spara in fronte. Alice fugge e mentre il custode rimane sotto shock a bordo del palco, il killer volta la faccia e lancia un ultimo sorriso beffardo in camera.

Durante le prove dello spettacolo, all'inizio del film, Brett fa un dispetto a Laurel e le dice "Chiamami Jena". Chiaro riferimento al film 1997: fuga da New York diretto 6 anni prima da John Carpenter.

Nel film Eleven Days, Eleven Nights (11 giorni, 11 notti) diretto proprio da Joe D'Amato è presente un'auto-citazione riguardante questo thriller; in una scena, infatti, i due protagonisti vanno al cinema a vedere Deliria.


(Trailer)


[Sonoro esordio registico di Soavi tra slasher, musical e situazioni tipiche di Argento e Bava jr., brilla soprattutto per la grande cura formale e la qualità delle riprese e della fotografia. La regia, asciutta e veloce, imprime un ritmo incalzante insieme alle musiche dello specialista Simon Boswell, e irrobustisce l’elementare trama confondendo realtà e finzione scenica e amplificando il senso di isolamento e impotenza delle vittime chiuse nel teatro in balìa della voluptas necandi del maniaco evaso. Il finale è così inverosimile da diventare persino autoironico o metafilmico.]















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