1986, albo che si intitola Jack lo squartatore come l'episodio ed è introdotto da una copertina di Claudio Villa che riecheggia i reali delitti dello squartatore.Il fumetto è stato pubblicato sul secondo albo della serie regolare di Dylan Dog nel novembre
In questo episodio scopriamo per la prima volta il legame di amicizia ed affetto che lega Dylan all'ispettore Bloch di Scotland Yard (inevitabilmente in attesa della pensione, apparso fugacemente già nel primo episodio) ed apprendiamo come in passato Dylan Dog sia stato proprio un agente di Scotland Yard al comando di Bloch, successivamente dimessosi dal servizio. In quest'episodio il personaggio di Dylan non ha ancora manifestato la sua natura di astemio (in realtà ex-alcolista, come apprenderemo in successivi episodi) bevendo tranquillamente una birra.
Col secondo episodio il fumetto di Dylan Dog mostra già un ottimo affiatamento miscelando con garbo intrigo giallo e venature sovrannaturali, tinte fosche ed inserti ironici, oltre a presentare innumerevoli citazioni e soprattutto a descrivere con talento una ricca galleria di personaggi sfaccettati ed interessanti, anche in ruoli marginali.
Nel frattempo i partecipanti alla seduta spiritica saranno uccisi uno dopo l'altro, nonostante l'intervento di Dylan Dog e di Scotland Yard. L'assassino sembra essere realmente un fantasma, impalpabile ed imprendibile, capace di uccidere senza lasciare traccia anche in presenza di numerosi poliziotti.
Tutto ha inizio durante una seduta spiritca volta ad evocare lo spirito di Jack lo squartatore, occasione in cui lo spirito sembra manifestarsi ma non gradire l'intrusione. Ed infatti la stessa sera la medium che lo ha evocato viene uccisa per la strada. La figlia della donna, Jane Sarandon, ovviamente inserita tra i sospetti dell'assassinio da parte della polizia, va da Dylan Dog per cercare di essere scagionata, chiedendogli di smascherare come vero colpevole Jack lo squartatore. Jane ha interesse ad essere scagionata anche per ricevere la ricca eredità lasciatale dalla madre, non essendo in realtà troppo traumatizzata dalla prematura scomparsa della donna. Alquanto volubile, la giovane continuerà ad assumere e licenziare Dylan a fasi alterne (la ragazza è giovane e bella, quindi con Dylan si instaurerà un rapporto non solo professionale), invitandolo anche nel pittoresco museo delle cere dove lei lavora come guardiana notturna.
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