L'etrusco uccide ancora è un film giallo del 1972 diretto da Armando Crispino, ed è considerato il capostipite del filone archeologico del giallo all'italiana degli anni '70. È uno dei primi titoli a tentare la contaminazione tra il giallo classico e l'horror e il primo film all'interno del genere a utilizzare la musica classica in funzione espressiva (il Dies irae del Requiem di Giuseppe Verdi). Un'opera che, come rilevato anche dallo stesso Dario Argento, si distacca nettamente dalla sua trilogia zoonomica e dai suoi molteplici tentativi di emulazione.
GENERE: THRILLER/GIALLO/ORRORE | ANNO: 1972 | DURATA: 105' MIN.
Jason Porter, archeologo americano con un passato da alcolista, è al lavoro nella necropoli etrusca di Cerveteri per esplorare delle tombe recentemente scoperte. Inizia a effettuare degli scatti con una sonda e in una di esse scopre che nella camera funeraria ci sono degli affreschi nei quali è raffigurato Tuchulcha (il demone etrusco dell'oltretomba) mentre uccide una coppia di amanti. Poco dopo, tra Spoleto e Cerveteri ha inizio una serie di omicidi di giovanissime coppie a opera di un misterioso serial killer e i sospetti della polizia si indirizzano verso l’archeologo.
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