THE BLAIR WITCH PROJECT - REBOOT
Foto dal classico film The Blair Witch Project del 1999 |
Nel corso del CinemaCon che si è tenuto a Las Vegas la scorsa settimana, Lionsgate ha tenuto un panel molto ricco di novità per il futuro e tra i diversi annunci uno in particolare ha attirato l’attenzione dei fan de cinema di genere: il rilancio del franchise di Blair Witch. L’annuncio è stato fatto dal presidente della Lionsgate Motion Picture Group Adam Fogelson e da Jason Blum, fondatore e CEO di Blumhouse, che hanno indicato un nuovo film sulla Strega di Blair come primo step di un accordo che affida a Blumhouse il compito di rilanciare alcune proprietà intellettuali horror/fantastiche della Lionsgate.
“Sono stato incredibilmente fortunato a lavorare con Jason diverse volte nel corso degli anni. Abbiamo stretto un forte rapporto con La notte del giudizio quando lavoravo alla Universal e con il suo film The Gift abbiamo inaugurato la STX Entertainment. In questo genere non c’è nessuno migliore del team di Blumhouse”, ha affermato Fogelson. “Siamo entusiasti di dare il via a questa partnership con un nuovo film di Blair Witch che rilancerà questo classico horror per una nuova generazione. Siamo molto felici di lavorare con loro su questo e altri progetti che non vediamo l’ora di rivelare”.
“Sono molto grato ad Adam e al team della Lionsgate per averci permesso di unire le forze con loro per una serie di progetti molto ambiti. Sono un grande ammiratore di The Blair Witch Project , che ha portato l’idea del found footage al pubblico mainstream ed è diventato un vero fenomeno culturale”, ha affermato Blum. “Non penso che ci sarebbe stato Paranormal Activity se prima non ci fosse stata Blair Witch, quindi è un’opportunità davvero speciale e sono entusiasta di vedere a cosa porterà .“.
Foto dal classico film The Blair Witch Project del 1999 |
The Blair Witch Project arrivava nei cinema di tutto il mondo nel 1999, un film indipendente realizzato in estrema economia da Daniel Myrick e Eduardo Sánchez (60 mila dollari di budget) che è riuscito a incassare nel mondo quasi 250 milioni di dollari, diventando il film più redditizio della storia del cinema fino a quel momento e imponendosi come vero e proprio fenomeno popolare mondiale, grazie a una campagna marketing che giocava con il sospetto che si trattasse di una storia realmente accaduta.
The Blair Witch Project ha avuto un instant-sequel nel 2000, Blair Witch 2 – Il libro segreto delle streghe di Joe Berlinger, che abbandonava lo stile mockumentary ma introduceva un singolare valore metacinematografico. Costato 15 milioni di dollari, Blair Witch 2 ne ha incassati nel mondo solo 47, non riuscendo a tenere testa al successo del precedente film, e tirandosi addosso giudizi spietati da parte della critica si settore. Un tentativo di rilancio c’è stato nel 2016 con Blair Witch di Adam Wingard, che riprendeva lo stile mockumentary e si poneva come sequel diretto al primo film. Anche in questo caso l’opera non ha brillato al botteghino e con un budget contenutissimo di 5 milioni di dollari solo 45 sono stati incassati a livello mondiale.
Foto dal classico film The Blair Witch Project del 1999 |
Se per qualche oscuro motivo non conoscete The Blair Witch Project (e quindi andate a guardarlo subito!) la storia si incentra su tre studenti universitari che realizzano un documentario su un’antica leggenda della loro città , Buskittsville, nel Maryland, ovvero la leggenda della strega di Blair. Il film è composto dai filmati ritrovati che i ragazzi hanno girato nel bosco nell’arco di una manciata di giorni e una didascalia a inizio film ci informa che i tre ragazzi sono scomparsi da allora.
Oltre al successo di pubblico e critica, The Blair Witch Project ha vinto il “Premio Giovani” per il miglior film straniero al Festival di Cannes 1999, nonché una menzione speciale al festival di Sitges del medesimo anno.
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