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Dylan Dog: Albo numero 1 - L'alba dei morti viventi

Dylan Dog: Albo numero 1 - L'alba dei morti viventi

Il 26 settembre 1986 esce in edicola il primo albo di Dylan Dog, ma con data ufficiale di copertina ottobre 1986. Per ragioni misteriose i morti tornano a camminare tra i vivi; fra coloro che ritornano c'è il marito della giovane vedova Sybil Browning, che si rivolge all'investigatore Dylan Dog, un detective "sui generis", "indagatore dell'incubo". Insieme all'inseparabile assistente Groucho, segue la pista degli zombi, finendo nel villaggio di Undead, dove incontreranno Xabaras, un individuo ambiguo e minaccioso.

SINTESI

La storia ruota intorno ad uno strano composto chimico (realizzato in laboratorio da Xabaras) che riesce a riportare in vita i morti.

E' una storia horror nel senso più stretto del termine, dove gli zombi sono un dichiarato omaggio ai morti viventi di George A. Romero, con la stessa passione per la carne umana e l'espressione vacua di chi non ha la più pallida idea di dove stia andando.

Il titolo 'l'alba dei morti viventi' è un chiaro riferimento al film 'la notte dei morti viventi' di Romero, ed a parte il film in questione possiamo trovare nella storia citazioni più o meno esplicite di molti altri film (ma non solo film) horror (ma non solo horror).
Come ulteriore omaggio a Romero, i protagonisti vanno al cinema a vedere una serata non stop di film horror tra cui 'Zombi', sempre di Romero.

Nelle prime fasi della storia vediamo una giovane donna, Sybil Browining, assumere Dylan Dog, che di professione fa l'indagatore dell'incubo, per provare la sua innocenza.La polizia la crede colpevole di omicidio nei confronti di suo marito, ma lei sostiene che il marito era già morto quando gli ha conficcato le forbici in testa.Dylan Dog scoprirà che alla base di tutto c'è un siero inventato da Xabaras, capace di ridare vita ai morti. Al momento il siero, ancora da perfezionare, ripristina solo le funzioni vitali ma non ha influenza sul cervello; questo fa si che gli zombi si aggirino senza meta alla ricerca di carne umana, il cibo da cui sembrano essere attratti.
Le tracce lasciate da Xabaras portano i tre (Dylan, Grouch e Sybil) ad un villaggio isolato, Undead (dall'inglese 'non morto') che scopriranno essere popolato interamente da zombi.

Catturati da Xabaras riusciranno a fuggire e a distruggere il villaggio con gli zombi.

A parte il canovaccio abbastanza risaputo, la storia è splendidamente realizzata sia come disegni, particolarmente curati, di Angelo Stano (che realizzerà molte delle storie cruciali di Dylan Dog) sia come sceneggiatura del grande Tiziano Sclavi che ha saputo trovare un ottimo bilanciamento tra horror e ironia, scene splatter e romantiche dando vita ad un fumetto che potesse incontrare il favore non soltanto degli appassionati del brivido.

Alcune soluzioni sono ancora poco felici e il personaggio ha bisogno di delinearsi in tutti i suoi aspetti (non sarebbe più credibile, nel Dylan futuro, portarsi appresso una custodia di clarinetto piena di esplosivo) ma in compenso è meno politically corrett e lo possiamo vedere uccidere una bambina-zombie che gli si para davanti, situazioni non più riscontrabili in episodi più recenti.

Questa, come la maggior parte delle prime storie di Dylan Dog, è estremamente consigliata a chiunque apprezzi il fumetto seriale da edicola e non conosca il personaggio (situazione non molto probabile dato l'enorme successo ottenuto negli anni da questa serie a fumetti).

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